Serie D: intervista a mister Fabrizio Daidola
09-07-2016 16:10 - News
Fabrizio Daidola
Fabrizio Daidola, terza edizione.
Sul campo, lunedì 1° agosto prossimo inizierà, ufficialmente, la terza avventura alla guida del Bra per l´appassionato e grintoso allenatore, in passato bomber di razza, anche e soprattutto, con la divisa braidese.
Chi ti conosce sa che senza calcio non riesci a stare. Eccoti di nuovo a Bra, la tua seconda pelle in tutti i sensi?
«Il calcio per me, ma credo di poter parlare assolutamente anche a nome di Marco Moretti o Checco Ghibaudo, amici storici, il cui apporto è a 360° di inestimabile valore professionale ed umano, rimane una passione. Una passione praticata con meticolosità, attenzione e grande ambizione, ma soprattutto vissuta con persone che stimi e per cui hai grande rispetto. Però credo che a questi livelli, il profilo, debba rimanere tale. Per quanto riguarda i colori giallorossi più che farmeli tatuare come prova del mio senso d´appartenenza, beh non saprei che fare di maggiormente significativo e permanente».
Che stagione sarà per il Bra?
«Il presidente Germanetti è stato molto chiaro in questo senso. Dovremo ritornare ad un calcio sostenibile dal punto di visto economico, senza voli pindarici e misurando le nostre capacità con un gruppo di pochi giocatori esperti e giovani dalle grandi ambizioni. Siamo pronti per l´ennesima sfida».
Sarà un Bra rinnovato. Quale sarà la caratteristica fondamentale e su cosa lavorerai nello specifico?
«Aspetto mentale e spirito combattivo saranno le basi su cui crescere un gruppo che dovrà diventare un grosso problema per tutti gli avversari».
Obiettivi societari e personali?
«Gli obiettivi devono essere commisurati alle aspettative. Dal punto di vista societario e delle risorse mi sono già espresso, io sono fiducioso e sarei felice di vedere lo stadio pieno di gente che apprezzi un gruppo di ragazzi, magari non tecnicamente sopraffini, ma dalle grandi qualità caratteriali».
In tutte le categorie, la componente tifo ha un peso specifico molto importante. Una frase, uno slogan per convincere e richiamare, numerosi, gli spettatori al «Bravi»?
«Bra è una delle poche piazze in cui il tifo può davvero darti una spinta significativa. Mi auguro che la gente capisca la differenza, chiara ai nostri occhi, tra un gruppo di persone che opera nel Bra e chi lavorerà e ha sempre sudato per il Bra. E´ enormemente diverso».
Tanti anni da attaccante di razza e adesso da allenatore. Chi è oggi mister Daidola, grazie all´esperienza vissuta sul rettangolo verde?
«Ritengo che il calcio giocato sia sempre una palestra indispensabile per chi si vuole misurare con l´attività di allenatore. Allenare è sempre e comunque molto più complicato e faticoso. Oggi io sono sempre lo stesso, un po´ più vecchio, un po´ più attento, un po´ più riflessivo, ma sempre con gli stessi imprescindibili ideali e con impressa nella mente una data indimenticabile».
Domenica 28 aprile 2013, il Bra fece 2-2 in casa contro il Bogliasco e conquistò la matematica e storica promozione tra i professionisti, nell´allora Lega Pro Seconda divisione, con in panchina, proprio, Fabrizio Daidola.
Danilo Lusso A.C. Bra
Sul campo, lunedì 1° agosto prossimo inizierà, ufficialmente, la terza avventura alla guida del Bra per l´appassionato e grintoso allenatore, in passato bomber di razza, anche e soprattutto, con la divisa braidese.
Chi ti conosce sa che senza calcio non riesci a stare. Eccoti di nuovo a Bra, la tua seconda pelle in tutti i sensi?
«Il calcio per me, ma credo di poter parlare assolutamente anche a nome di Marco Moretti o Checco Ghibaudo, amici storici, il cui apporto è a 360° di inestimabile valore professionale ed umano, rimane una passione. Una passione praticata con meticolosità, attenzione e grande ambizione, ma soprattutto vissuta con persone che stimi e per cui hai grande rispetto. Però credo che a questi livelli, il profilo, debba rimanere tale. Per quanto riguarda i colori giallorossi più che farmeli tatuare come prova del mio senso d´appartenenza, beh non saprei che fare di maggiormente significativo e permanente».
Che stagione sarà per il Bra?
«Il presidente Germanetti è stato molto chiaro in questo senso. Dovremo ritornare ad un calcio sostenibile dal punto di visto economico, senza voli pindarici e misurando le nostre capacità con un gruppo di pochi giocatori esperti e giovani dalle grandi ambizioni. Siamo pronti per l´ennesima sfida».
Sarà un Bra rinnovato. Quale sarà la caratteristica fondamentale e su cosa lavorerai nello specifico?
«Aspetto mentale e spirito combattivo saranno le basi su cui crescere un gruppo che dovrà diventare un grosso problema per tutti gli avversari».
Obiettivi societari e personali?
«Gli obiettivi devono essere commisurati alle aspettative. Dal punto di vista societario e delle risorse mi sono già espresso, io sono fiducioso e sarei felice di vedere lo stadio pieno di gente che apprezzi un gruppo di ragazzi, magari non tecnicamente sopraffini, ma dalle grandi qualità caratteriali».
In tutte le categorie, la componente tifo ha un peso specifico molto importante. Una frase, uno slogan per convincere e richiamare, numerosi, gli spettatori al «Bravi»?
«Bra è una delle poche piazze in cui il tifo può davvero darti una spinta significativa. Mi auguro che la gente capisca la differenza, chiara ai nostri occhi, tra un gruppo di persone che opera nel Bra e chi lavorerà e ha sempre sudato per il Bra. E´ enormemente diverso».
Tanti anni da attaccante di razza e adesso da allenatore. Chi è oggi mister Daidola, grazie all´esperienza vissuta sul rettangolo verde?
«Ritengo che il calcio giocato sia sempre una palestra indispensabile per chi si vuole misurare con l´attività di allenatore. Allenare è sempre e comunque molto più complicato e faticoso. Oggi io sono sempre lo stesso, un po´ più vecchio, un po´ più attento, un po´ più riflessivo, ma sempre con gli stessi imprescindibili ideali e con impressa nella mente una data indimenticabile».
Domenica 28 aprile 2013, il Bra fece 2-2 in casa contro il Bogliasco e conquistò la matematica e storica promozione tra i professionisti, nell´allora Lega Pro Seconda divisione, con in panchina, proprio, Fabrizio Daidola.
Danilo Lusso A.C. Bra