QUESTIONS YELLOW AND RED: quarta puntata
05-11-2014 11:10 - News
Massimiliano Cassaro, allenatore dei Giovanissimi Regionali 2000 del Bra
Questions yellow and red, domande giallo e rosse.
Quarta puntata della nuova rubrica settimanale, interamente dedicata al "mondo" A.C. Bra A.S.D., nata per conoscere il "dietro le quinte" delle nostre squadre.
Un viaggio che coinvolgerà e si avvicinerà agli Staff tecnici e ai calciatori dalla Juniores Nazionale in giù per, poi, concludersi con la Prima squadra.
Questa settimana tocca allo Staff tecnico dei Giovanissimi Regionali 2000 e, nello specifico, microfoni e taccuini sono tutti per Massimiliano Cassaro, allenatore classe 1975.
1) E' la tua prima stagione a Bra, che ambiente hai trovato?
"Ciao a tutti. Ho trovato quello che mi aspettavo.
Sin dal primo momento ho avuto la conferma di essere in una società importante e molto ben organizzata.
Mi è piaciuta su tutto la voglia di lavorare bene e di essere un punto di riferimento per il calcio piemontese e non solo. E' uno spirito che mi fa sentire in pieno parte del progetto".
2) Parlaci dei tuoi ragazzi, freschi freschi della qualificazione ai Regionali.
"Il mio è un gruppo fantastico. Ragazzi seri, motivati e ambiziosi.
Se la qualificazione ai Regionali è arrivata con questo rullino di marcia, il merito è tutto loro. Sono stato fortunato ad incontrarli ed è un piacere allenarli.
Anche se i numeri sono stratosferici: 8 vittorie su 8 nel girone con 61 goal fatti e uno solo subito, non dicono tutto.
Abbiamo sempre cercato, in primis, la qualità del gioco e delle prestazioni. La cosa che mi fa più piacere è la continua crescita dei ragazzi, evidente partita dopo partita.
Coronamento di questo bell'inizio è stata la vittoria in amichevole per 2-1 contro il Torino. Tutto questo è stato possibile anche grazie alla preziosa collaborazione di tutto il mio staff, cioè Andrea Caffer e Salvatore Cuna.
Non posso mancare di ringraziare però anche Michele Passone che ha allestito un ottimo gruppo".
3) Oltre a vestire i panni del mister, fai musica e ti chiamano "Principe". Parlaci della tua carriera da artista e come leghi il calcio al "tuo" rap?
"Impossibile riassumere in breve 15 anni di musica.
Quello che posso dire è che a volte è difficile gestire tutti gli impegni che questa carriera comporta: ospitate in radio, tv, live in giro per l'Italia e non solo. La musica però per me è un potente mezzo per parlare alla gente e un'esigenza alla quale non posso rinunciare.
Esprimo così il mio pensiero e se anche uno solo dei miei ascoltatori sarà spinto a riflettere dal mio rap, ne sarò molto soddisfatto.
Calcio e rap? Due passioni legate comunque già dal nome.
Principe infatti l'ho ereditato da Giuseppe "Principe" Giannini, centrocampista storico della nazionale e della Roma degli anni '90.
Quando giocavo da ragazzino infatti come lui indossavo il numero 10, la fascia da capitano e la maglia giallorossa proprio come quella della Roma (e del Bra!), la mia squadra del cuore. Anche se la classe non era proprio la stessa mi diedero quel soprannome che mi ha poi accompagnato anche nella musica.
E ancora oggi sono qui a dividere la mia vita tra calcio e palco con uguale passione! Grazie per lo spazio e forza Bra!".
Per scoprire qualche curiosità in più su "Principe", CLICCARE QUI.
Care amiche giallorosse e cari amici giallorossi, appuntamento alla prossima settimana!
DL A.C. Bra
Quarta puntata della nuova rubrica settimanale, interamente dedicata al "mondo" A.C. Bra A.S.D., nata per conoscere il "dietro le quinte" delle nostre squadre.
Un viaggio che coinvolgerà e si avvicinerà agli Staff tecnici e ai calciatori dalla Juniores Nazionale in giù per, poi, concludersi con la Prima squadra.
Questa settimana tocca allo Staff tecnico dei Giovanissimi Regionali 2000 e, nello specifico, microfoni e taccuini sono tutti per Massimiliano Cassaro, allenatore classe 1975.
1) E' la tua prima stagione a Bra, che ambiente hai trovato?
"Ciao a tutti. Ho trovato quello che mi aspettavo.
Sin dal primo momento ho avuto la conferma di essere in una società importante e molto ben organizzata.
Mi è piaciuta su tutto la voglia di lavorare bene e di essere un punto di riferimento per il calcio piemontese e non solo. E' uno spirito che mi fa sentire in pieno parte del progetto".
2) Parlaci dei tuoi ragazzi, freschi freschi della qualificazione ai Regionali.
"Il mio è un gruppo fantastico. Ragazzi seri, motivati e ambiziosi.
Se la qualificazione ai Regionali è arrivata con questo rullino di marcia, il merito è tutto loro. Sono stato fortunato ad incontrarli ed è un piacere allenarli.
Anche se i numeri sono stratosferici: 8 vittorie su 8 nel girone con 61 goal fatti e uno solo subito, non dicono tutto.
Abbiamo sempre cercato, in primis, la qualità del gioco e delle prestazioni. La cosa che mi fa più piacere è la continua crescita dei ragazzi, evidente partita dopo partita.
Coronamento di questo bell'inizio è stata la vittoria in amichevole per 2-1 contro il Torino. Tutto questo è stato possibile anche grazie alla preziosa collaborazione di tutto il mio staff, cioè Andrea Caffer e Salvatore Cuna.
Non posso mancare di ringraziare però anche Michele Passone che ha allestito un ottimo gruppo".
3) Oltre a vestire i panni del mister, fai musica e ti chiamano "Principe". Parlaci della tua carriera da artista e come leghi il calcio al "tuo" rap?
"Impossibile riassumere in breve 15 anni di musica.
Quello che posso dire è che a volte è difficile gestire tutti gli impegni che questa carriera comporta: ospitate in radio, tv, live in giro per l'Italia e non solo. La musica però per me è un potente mezzo per parlare alla gente e un'esigenza alla quale non posso rinunciare.
Esprimo così il mio pensiero e se anche uno solo dei miei ascoltatori sarà spinto a riflettere dal mio rap, ne sarò molto soddisfatto.
Calcio e rap? Due passioni legate comunque già dal nome.
Principe infatti l'ho ereditato da Giuseppe "Principe" Giannini, centrocampista storico della nazionale e della Roma degli anni '90.
Quando giocavo da ragazzino infatti come lui indossavo il numero 10, la fascia da capitano e la maglia giallorossa proprio come quella della Roma (e del Bra!), la mia squadra del cuore. Anche se la classe non era proprio la stessa mi diedero quel soprannome che mi ha poi accompagnato anche nella musica.
E ancora oggi sono qui a dividere la mia vita tra calcio e palco con uguale passione! Grazie per lo spazio e forza Bra!".
Per scoprire qualche curiosità in più su "Principe", CLICCARE QUI.
Care amiche giallorosse e cari amici giallorossi, appuntamento alla prossima settimana!
DL A.C. Bra