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INTERVISTA: La parola al nostro presidente Giacomo Germanetti

25-01-2012 00:06 - News
Giacomo Germanetti
Gennaio, mese di transizione tra la prima parte di campionato e l´ultimo rush finale. Tra sedute di allenamento molto intense e alcune amichevoli, il presidente dell´Asd Bra calcio Giacomo Germanetti traccia un primo bilancio di stagione, analizzando la Prima squadra in Eccellenza, il settore giovanile e il calcio a 5.

Com´è stata la stagione scorsa?
"In Eccellenza ci siamo salvati all´ultimo respiro, non è stata assolutamente bella ed esaltante. Proprio per questo, c´eravamo promessi altri scenari per quella successiva".

E per quella in corso?
"La prima parte è buona ma non ottima, dalla Prima squadra avrei voluto qualcosa in più, visti i valori in campo. E´ stata costruita per primeggiare, quindi avrebbe dovuto e potuto farlo. Non volevo il primo posto con 10 punti di vantaggio sulla seconda, ma la vetta la volevo. Dico bene, ma non benissimo".

La flessione di fine 2011 con 3 pareggi consecutivi (Lucento, Pro Dronero e Chisola n.d.r.) ?
"Sono state prestazioni poco esaltanti e ci siamo penalizzati da soli. E´ affiorata la stanchezza. Per fortuna è poi arrivata la sosta, che ci sta permettendo di ricaricare le batterie. Dobbiamo rimetterci sui binari giusti, ma sono sicuro che questo gruppo risponderà come deve. Non ci deve preoccupare il fatto di essere scivolati al terzo posto in classifica, sarà uno stimolo. Abbiamo tutto il tempo e tutte le carte in regola, ci saranno gli scontri diretti. Passata l´amarezza del momento, ripartiremo con più grinta. Può ancora succedere di tutto, dobbiamo crederci".

In questi primi mesi, cosa ti è piaciuto di più e di meno?
"Di più, il fatto di riavere dopo anni e anni di attese, una squadra competitiva in grado di lottare per qualcosa d´importante. Per Bra è una soddisfazione non di poco conto. Di meno, nonostante lo sforzo fatto dalla società, non ho visto una grande partecipazione del pubblico, della cittadinanza, dell´imprenditoria e dei tifosi. Forse ci vuole ancora del tempo, lavoreremo in questa direzione. E´ un cruccio abbastanza grosso, abbiamo bisogno della vicinanza della nostra gente. Speriamo che il 2012 inverta la tendenza, con un calcio a 11 e 5 davvero competitivi, contiamo di riavere le tribune gremite".

Questo Bra può e deve imporre il proprio ritmo al campionato?
"Assolutamente sì, nel mercato di dicembre ci siamo basati sul fatto che subivamo poco ma segnavamo anche poco, quindi è arrivato un bomber importante come De Peralta per rinforzare ancora di più il reparto e la rosa, pur avendo già due pezzi da 90 come Gai e Ammendolea. Dal 5 febbraio dovremo riprendere il cammino interrotto, la testa della classifica e mostrare quello che sappiamo fare. I giocatori e lo staff sono uniti verso un unico obiettivo".

La scelta di allenarsi, per la maggior parte delle sedute, a Caramagna Piemonte?
"Ci abbiamo pensato molto prima di spostarci. Visti gli inverni passati, molto rigidi e molto freddi, ci siamo cautelati con la sicurezza di avere sempre un terreno sintetico a disposizione per allenarci. E´ vero che si può perdere qualcosa quando giochi sull´erba naturale, ma la continuità di lavoro è importantissima. Forse ci siamo spostati nell´inverno sbagliato, viste le temperature sballate delle ultime settimane e l´assenza di neve, ma non potevamo saperlo quest´estate".

L´obiettivo principale?
"E´ quello (non citato scaramanticamente dal presidente n.d.r.), dopo una decina d´anni di Eccellenza, vogliamo il salto di qualità. E lo vogliamo dalla porta principale, senza passare dai play-off, perché non esistono alibi data la squadra che abbiamo".

In caso contrario, sarebbe un fallimento?
"Non riuscissimo ad arrivarci, sarebbe un grande fallimento tecnico e dirigenziale. Saremmo tutti da rimettere in discussione. Abbiamo lavorato per trovare il meglio e vogliamo continuare a lavorare in tale direzione, non voglio pensare il contrario".

Il settore giovanile giallorosso?
"La figura di Mauro Briano come direttore tecnico è di grande aiuto ad un team già collaudato. I nostri giovani si stanno dando un gran da fare e con loro i rispettivi allenatori, il numero di ragazzi è cresciuto, siamo quasi a 300 tesserati e anche i più piccolini sono sempre più entusiasti. Certo, i frutti si vedranno nel corso degli anni, anche se la Juniores ha già sfoggiato ottime qualità e ottimi risultati, parlando dei più grandi. L´obiettivo è portare nuovi elementi in Prima squadra, ma con Matteo Maresca e Andrea Pochettino è già stato fatto. Ma anche più in alto, nel caso in cui qualcuno dei nostri avesse la possibilità di andare in squadre titolate e di prestigio. Il settore giovanile non si dimentica, anche se la Prima squadra sembra che ha più vetrina, voglio tranquillizzare tutti".

Sul calcio a 5?
"La conquista della prima Coppa Italia regionale, da parte della squadra di C1, è un traguardo che ci riempie d´orgoglio e mi soddisfa tantissimo. I complimenti vanno al team e a chi ci lavora attorno, poi il secondo posto in campionato, ad un passo dal Castellamonte, testimonia quanto si stia lavorando per il meglio. I traguardi sono ambiziosi e devo dire che in questo ci si rispecchia molto con il calcio a 11, dobbiamo andare sotto braccio! E questo non può che essere un bello spot per la città di Bra".
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